STEP #7 - UN FILM
"Barolo Boys, storia di una rivoluzione"
Il film è ambientato proprio tra le colline delle Langhe, girato proprio anche in tre vigneti del paese di Barolo, tra cui i Cannubi,Via Nuova e Brunate molto famosi per le loro produzioni.
Racconta la storia di un gruppo di amici, piccoli produttori vinicoli delle Langhe.
Il film è stato girato nelle Langhe (La Morra, Barolo, Monforte, Serralunga), alle pendici dell'Etna (dove vive e lavora Marco de Grazia, il pigmalione dei Barolo Boys) e alle Cinque Terre, dove Elio Altare, leader dei Barolo Boys, ha intrapreso una nuova avventura.
Il film, vincitore del Premio DOC Wine Travel Food 2014 racconta l'epopea dei Barolo Boys, un gruppo di amici, che a cavallo tra anni 80 e 90 del secolo scorso cambiò radicalmente il mondo del Barolo e più in generale del vino italiano. Nel film si racconta che con loro, per la prima volta, il Barolo diventa un vino riconosciuto a livello internazionale, viene apprezzato oltreoceano e le bottiglie e le vigne raggiungono quotazioni astronomiche e che finirono col scatenare grosse polemiche tra tradizionalisti e modernisti nell'arte della produzione. La narrazione della pellicola mostra come la "rivoluzione" dei Barolo Boys è fatta di innovazioni tecniche ed enologiche, prime tra tutte l'utilizzo della barrique, piccola botte di derivazione francese, scelta che innescò polemiche e contrasti nel mondo del vino, scatenando una contrapposizione quasi ideologica tra Modernisti (i Barolo Boys) e Tradizionalisti.
Il film è stato presentato in concorso al Vancouver Film Festival 2015 ed è stato presentato e proiettato al Festival del Cinema Italiano contemporaneo a Toronto nel 2015.
Questa visione descritta nel film non è da tutti condivisa, e molte critiche sono state mosse al suo contenuto per le sue idee rivoluzionarie, eppure da molti viene visto come un grande elogio al Re dei vini.
TITOLO: Barolo Boys, storia di una rivoluzione.
LINGUA ORIGINALE: italiano
ANNO : 2014
DURATA: 64 minuti
REGIA: Paolo Casalis e Tiziano Gaia
SCENEGGIATURA: Paolo Casalis e Tiziano Gaia
CASA DI PRODUZIONE: Stuffilm Creativeye
FOTOGRAFIA E MONTAGGIO: Paolo Casalis
Fonti:
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