GIACOMO TACHIS Giacomo Tachis (Poirino, 4 Novembre 1933, Firenze, 6 Febbraio 2016) è stato uno degli enologi italiani più famosi. Accreditato per aver avviato la rinascita del vino italiano sul piano internazionale, durante la sua carriera Tachis collaborò alla creazione di nuovi generi di rosso italiano, in particolare il Sassicaia , il Solaia e il Tignanello, molti di questi vini vengono oggi serviti con il calice Ballon o Ballon grande. Oltre che nella creazione di nuovi vini, Tachis fu attivamente impegnato nella promozione e nella produzione di altri vini, tra cui alcuni vini piemontesi come il Nebbiolo e la Barbera. Tachis si ritirò ufficialmente a vita privata nel 2010 ma di fatto continuo ad operare come consulente. In quello stesso anno pubblicò la sua autobiografia, “Sapore di Vino”. Nel 2011 la rivista Decanter lo nominò suo “Uomo dell’anno”. Il suo contributo nel campo dell'...
Ho scelto un antico mito che ancora oggi in alcune occasioni viene raccontato, legato al secondo castello della Volta di Barolo. In quel tempo, all’inizio del XIV secolo, il castello era diventato la roccaforte dei Marchesi Falletti, una famiglia che vantava grandi ambizioni di espansione in quella zona selvaggia del Piemonte, costellata di ripide colline, fitti boschi, animali selvatici. La Famiglia Falletti aveva da poco concluso un’aspra guerra contro Matteo Visconti e il fedele paese di Barolo aveva prestato a questa vittoria molte risorse e alcune delle sue giovani vite. La popolazione era giunta alla fine della guerra quasi stremata e meritava una ricompensa. In un giorno afoso di luglio furono organizzati i festeggiamenti per la vittoria. Essi dovevano essere tali, per dimensioni e per sfarzo, da richiamare gente da tutti i paesi limitrofi e da rimanere a lungo nella memoria del luogo. La piazza del paese fu trasformata in un grande banchetto. Contem...
La tecnica di produzione del calice da vino è molto antica risale al 1700, basandosi principalmente sulla soffiatura. Per prima cosa gli artigiani mischiano la sabbia di silice ( materiale purissimo) con l'ossido di nichel e di piombo, per poi aggiungere altre sostanze ( ossidi) per donare al cristallo finito il peso e la brillantezza. La miscela ottenuta viene poi scaldata per 18 ore creando un composto di vetro fuso, alla quale vengono aggiunti pezzi di cristallo rotto o scartati. Successivamente utilizzando un asta di acciaio temperato, viene raccolto il cristallo fuso e fatto roteare su una superficie resistente al calore, rivestita di cera d'api per evitare che i due materiali di incollino. L'artigiano soffia una prima volta all'interno del tubo, per creare la base e dopo averla fatta raffreddare per 90 secondi, immerge la forma nella fornace per rivestirla con un altro strato di cristallo fuso. La palla inizia poi ad essere modellata con...
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