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Visualizzazione dei post da ottobre, 2019

STEP #12 - I MATERIALI

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Un buon bicchiere da vino, indipendentemente che si parli di bianco o di rosso, dev'essere bello da vedere, trasparente, abbastanza sottile ed uniforme.  Da sempre nella storia dell'enologia persiste un conflitto da bicchiere in vetro o in cristallo.  Un bicchiere di puro cristallo è preferibile ad un bicchiere in vetro, non solo per la sua chiara trasparenza, ma anche per la sua importanza e per il migliore contatto con le labbra.  E' stato osservato che l'impatto psicologico e visivo di un bicchiere importante può influire in misura sorprendente durante l'esperienza degustativa.  E' quindi facile definire che il materiale con cui vengono prodotti i bicchieri da vino, è il cristallo.  Secondo la mineralogia, il cristallo è una struttura solida  costituita da atomi, molecole o ioni  aventi disposizione regolare.  Il cristallo è un particolare tipo di vetro apprezzato per le sue caratteristiche di lucentezza, trasparenza e rifrangenza che permettono

STEP #11 - LA TASSONOMIA DEL BICCHIERE DA VINO

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BICCHIERE PER VINO ROSSO: BALLON Particolarmente indicato dagli intenditori per la degustazione del vino rosso . Questo tipo di calice, indicato per i vini rossi non corposi e poco invecchiati e tannici, è rappresentato, nella forma più piccola, da uno stelo piuttosto allungato, da un corpo centrale capiente e allungato e da una larga apertura che permette una maggiore percezione olfattiva   BALLON GRANDE Per i vini rossi più corposi e di lungo invecchiamento. BALLON PICCOLO Per i vini rossi non corposi, ma sempre di altro livello BORGOGNA Un calice, per dimensioni, molto simile al Gran Ballon e dalle stesse caratteristiche e particolarità.   Anche se in questo blog viene trattato come oggetto principale il bicchiere da vino rosso, più precisamente il Ballon, è giusto inserire all'interno della tassonomia anche un'ulteriore classificazione che viene i

STEP #10 I PROVERBI

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"Presto, portami un bicchiere di vino, in modo che io possa bagnare la mia mente e dire qualcosa di intelligente." (Aristofane) "Siamo tutti mortali fino al primo bacio e al secondo bicchiere di vino." (Eduardo Hughes Galeano) "Per far un amico basta un bicchier di vino, per conservarlo è poca una botte." (Anonimo) "Bere un bicchiere di vino è come assaporare una goccia del fiume della storia umana." (Clifton Fadiman) "Bevi del buon vino e lascia andare l’acqua al mulino." (Proverbio) "Chi beve vino prima della minestra vede il medico dalla finestra." (Proverbio) Fonti:  https://www.frasimania.it/proverbi-vino/ https://frasitumblr.it/frasi-vino/ http://www.collidicrea.it/proverbi_sul_vino_10.html

STEP #9 - I NOMI DEL BICCHIERE DA VINO

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Un oggetto così semplice, ma tanto importante per gustare una delle bevande più rinomate, è ricco di molteplici termini per essere riconosciuto, non solo tra le diverse regioni italiane ma anche nelle altre lingue, senza mai essere classificato come un semplice bicchiere. Dialetti italiani: (ad ognuno aggiunta della parola "da vin") Abruzzo:   bicchìre Calabria:  chicchero , vicchieru Emilia Romagna:  bicer , bichir, bicier Friuli Venezia Giulia:    bicièr , tace, got Lazio:   becchiére Liguria:  gòtto Lombardia:   bicer , Bicér , bicer , Biciér Molise:   'ndremédicchie , becchière Piemonte:   bicér  Puglia:   bbucchér , bbucquìere , bicchieri , bikier Sardegna:   tassa , tassa , tassa Sicilia:  biccheri , bicchetto Umbria:   bicchiere Veneto:   bicer , bicere , gòto ,  Alcune lingue del mondo:  In Inglese , wineglass In Tedesco , weinglas In Spagnolo , copa de vino In Francese , verre à vin In Russo ,  бокал вина In Gre

STEP #8 - LA COSA

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L'oggetto scelto per la rappresentazione del mio luogo è il bicchiere da vino , in particolare quello che viene utilizzato spesso per servire il Barolo.  Il vino come già detto più volte è il cuore del paese, che lo descrive in ogni suo angolo, sopratutto per le numerose presenze delle cantine.  Il bicchiere da vino è un oggetto comunemente utilizzato in ogni posto, che si vada a ristorante o che si stia in casa, ma pochi sanno che ad ogni vino ne corrisponde uno in specifico, così come nel caso del Barolo. Questa classificazione è decisamente importante, per non tralasciare i propri sapori.  Spesso nelle più rinomate cantine per la degustazione del Barolo viene utilizzato il Ballon, ampio e panciuto, leggermente stretto in cima, questo per lasciar emergere il bouquet ( volgarmente detto terzo naso o aroma terziario)  e nello stesso tempo trattenerlo nel bicchiere.  Spesso questo tipo oggetto viene utilizzato per i  v ini rossi strutturati, corposi eleganti, e poco

STEP #7 - UN FILM

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"Barolo Boys, storia di una rivoluzione" Il film è ambientato proprio tra le colline delle Langhe, girato proprio anche in tre vigneti del paese di Barolo, tra cui i Cannubi,Via Nuova e Brunate molto famosi per le loro produzioni.  Racconta la storia di un gruppo di amici, piccoli produttori vinicoli delle Langhe.  Il film è stato girato nelle Langhe (La Morra, Barolo, Monforte, Serralunga), alle pendici dell' Etna   (dove vive e lavora Marco de Grazia, il pigmalione dei Barolo Boys) e alle Cinque Terre, dove Elio Altare, leader dei Barolo Boys, ha intrapreso una nuova avventura. Il film, vincitore del Premio DOC Wine Travel Food 2014  racconta l'epopea dei Barolo Boys, un gruppo di amici , che a cavallo tra anni 80 e 90 del secolo scorso cambiò radicalmente il mondo del  Barolo  e più in generale del  vino  italiano. Nel film si racconta che con loro, per la prima volta, il Barolo diventa un vino riconosciuto a livello internazionale, viene apprezzato

STEP #6 - IL NOME

Non si hanno notizie  precise relative alla nascita di Barolo, le Langhe sono state popolate fin dal Neolitico, soprattutto dai Liguri Staziatelli, tribù di origine celto- ligure,probabilmente i primi a stabilirsi in queste terre verso il quarto e il quinto secolo avanti Cristo.   Successivamente negli anni di Alba Pompeia venne conquistata dai Romani, per poi passare, durante la decadenza romana alle tribù di origine barbariche, permettendo il primo vero ed effettivo insediamento.  Tra le varie spiegazioni intorno all'etimologia del nome Barolo quella più accreditata lo fa derivare dal celtico B as Reul , che significa luogo basso, i nterpretazione sostenuta anche dalla conformazione geografica del territorio, poiché il paese si sviluppa su un altipiano circondato da colline. Nel 1200 il paese è citato nel "Rigestum Comunis Albe" con il nome di Villa Barogly , mentre nel 1600 lo è nuovamente nelle due forme Barrolo e Barollo . Oggi Barolo, viene spesso chiamat

STEP #5 - IL MITO

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Ho scelto un antico mito che ancora oggi in alcune occasioni viene raccontato, legato al secondo castello della Volta di Barolo.  In quel tempo, all’inizio del XIV secolo, il castello era diventato la roccaforte dei Marchesi Falletti, una famiglia che vantava grandi ambizioni di espansione in quella zona selvaggia del Piemonte, costellata di ripide colline, fitti boschi, animali selvatici.  La Famiglia Falletti aveva da poco concluso un’aspra guerra contro Matteo Visconti e il fedele paese di Barolo aveva prestato a questa vittoria molte risorse e alcune delle sue giovani vite. La popolazione era giunta alla fine della guerra quasi stremata e meritava una ricompensa. In un giorno afoso di luglio furono organizzati i festeggiamenti per la vittoria. Essi dovevano essere tali, per dimensioni e per sfarzo, da richiamare gente da tutti i paesi limitrofi e da rimanere a lungo nella memoria del luogo. La piazza del paese fu trasformata in un grande banchetto.  Contemporaneamente i

STEP #4 - LE CITAZIONI

" Barolo ... un nome che evoca molte cose: un piccolissimo paese, in un angolo remoto della campagna piemontese, la sua gente, il suo vino." "L'uomo ha trovato in queste basse colline a dolce pendio ed a forma di cupole un terreno particolarmente adatto alla vite, per cui le coperse di numerose serie di concentrici filari che colpiscono lo sguardo di chi percorre per la prima volta la valle del Talloria, lo stradale da Alba a Barolo." "Quel fazzoletto di colline antichissime che si dipanano con variazioni continue di orientamento, pendenza, sinuosità e composizione del terreno, toccando undici comuni e interessando quasi mille vignaioli. " Maurizio Rosso e Chris Meier, da "Barolo - personaggi e mito", Torino, Omega Arte, 2000 "Un territorio che si può definire ritagliato attorno a  due punti forti della seconda fase di incastellamento -Barolo e La Volta"   "Barolo fa rimpiangere la romantica veduta di metà 

STEP #3 - I LIBRI

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Il primo libro che prendo come riferimento è "Barolo - personaggi e mito",  pubblicato nel 2000 da Maurizio Rosso, giornalista e produttore di Barolo, al quale è stato riconosciuto anche il premio "Cesare Pavese" e Chris Meier, fotografo specializzato in gastronomia e stillife.  Il libro prende Barolo come un nome che evoca molteplici valori, tra il vino, il suo territorio, la sua gente e la sua storia. Vengono infatti intervistati numerosi produttori di vino che raccontano le proprie esperienze e la passione che hanno nel fare il loro lavoro. Oltre ha questo, il libro, descrive alla perfezione l'evoluzione del vino rosso e con esso tutti i suoi elementi che oggi lo rendo tanto bello e importante. Interessanti sono anche le fotografie che accompagnano il racconto che permettono di percepire al meglio il paesaggio delle Langhe, oggi patrimonio UNESCO e i piccoli dettagli di questo mestiere.  Il secondo libro, intitolato "I Falletti di Barolo -

STEP#2 - GLI OGGETTI

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Barolo è conosciuto tipicamente per la produzione del famoso vino rosso e proprio per questo, caratteristici del luogo, sono gli oggetti a che fare con questo, che diventano parte del territorio donandogli la sua importanza.  Tra i primi vi è sicuramente la bottiglia di Barolo, conosciuta ormai in tutto il mondo essendo, come già detto uno , se non il più famoso vino rosso italiano. La prima bottiglia con il nome "Barolo", indicato sull'etichetta, risale al 1876. L'oggetto acquista moltissimo valore agli inizi del 1861, quando viene proclamata l'Italia Unita, con parlamento e Re a Torino. La bottiglia veniva servita ai pranzi ufficiali di corte, ma anche nei ricevimenti privati e addirittura a casa di Cavour. Prima di questi anni la bottiglia era semplicemente un simbolo di valore riconosciuto alla caccia.  Nel corso del tempo è aumentata la sua produzione e con esso anche la crescita delle cantine e dei suoi produttori, circa 200.  L'altro og